Bisogno di anentropia

Dalla vertigine del disordine al bisogno di anentropia

mercoledì 25 novembre 2020

 "Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus" 


Da un punto di vista strettamente fenomenologico tutto ciò che non è più nella coscienza diventa solo un nome. 

Qualunque elemento della realtà che entra in contatto con l'io ,"accende" la coscienza e il riverbero di quella luce, espressione della elaborazione cognitiva di quell'elemento, dura finchè permane l'esperienza; quando questa finisce, ovvero quando l'elemento non fa più parte della esperienza, di quel riverbero rimane solo il nome che gli abbiamo dato.

Pubblicato da Natale Ricca alle 10:02
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